PIEVE DI VARNA (sec. XIII)
Varna è una piccola frazione di Gambassi Terme, a pochi chilometri dal capoluogo, direzione nord-est verso il fiume Elsa.
Compresa nel plebato della pieve di Chianni, la Chiesa di San Giovanni Battista a Varna è ricordata nel XIII secolo come sede di una comunità di canonici, la cui attività assistenziale era rivolta a coloro che percorrevano il tracciato collinare della Via Francigena in Valdelsa.
Situata su un poggetto, la chiesa, in pietra e mattoni, si presenta con l’aspetto frutto di un rifacimento basso medievale.
La prima cosa che si vede arrivando è il retro caratterizzato da un’ampia scarsella quadrangolare sovrastata dal campanile a doppia vela.
L’edificio sacro è collegato lateralmente, con un corridoio sospeso, all’antica canonica, assai ammalorata.
L’interno, a navata unica e tetto a capriate, ha un ampio presbiterio incorniciato in una volta e idealmente separato dalla navata da un arco su due colonne. Degni di nota un antico organo a canne e un tabernacolo in pietra serena.
Ma l’elemento artisticamente più prezioso si trova nella sagrestia ed è un piccolo lavamani in pietra incassato in una nicchia sovrastata da una lunetta. Al suo interno una decorazione in maiolica con colori e fattezze di sicura scuola robbiana.
Alla pareti laterali della chiesa due altari in stile barocco con due grandi dipinti d’epoca.
La “ecclesia de Varna”, come la cita il Sinodo, fu gravemente danneggiata nel 1230 durante varie scorribande dei sangimignanesi, antagonisti dei gambassini. L’archivio storico della Diocesi di Volterra conserva un altro documento del 1390 che riporta la Pieve di Varna come destinataria di un lascito ordinato da tale Giovanni fu Masino. I frutti dei suoi beni sarebbero andati alla chiesa fino alla somma di 400 fiorini. Ma i suoi eredi non portarono a termine tale impegno come si evince da uno scritto successivo del 1413.
Come tutte le chiese di campagna anche la Pieve di Varna è stata per un periodo abbandonata.
Per la Festa nazionale del 4 novembre 1922 fu scelta per l’apposizione di una lapide in onore ai caduti della Prima Guerra Mondiale che si sacrificarono per la libertà.
Oggi vi viene officiata regolarmente la Santa Messa.
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